La storia ha inizio in un affascinante caffè di Napoli, dove due giovani ufficiali, Ferrando e Guglielmo, discutono animatamente. Orgogliosi e innamorati, i due vantano la fedeltà delle loro fidanzate, le sorelle Dorabella e Fiordiligi. Ma il loro amico, Don Alfonso, un filosofo cinico e provocatore, mette in dubbio la loro convinzione con una sfida audace: sostiene che nessuna donna resiste alla tentazione se adeguatamente sollecitata e propone una scommessa per dimostrare la sua tesi.
Accettando la sfida, Ferrando e Guglielmo si impegnano a seguire le sue istruzioni per un giorno. Nel frattempo, le sorelle, ignare di tutto, trascorrono il tempo nel loro giardino, sospirando e sognando i loro amati. La tranquillità viene interrotta da Don Alfonso, che porta la falsa notizia della chiamata al fronte dei giovani ufficiali.
Dopo una commovente, ma finta partenza per la guerra, Ferrando e Guglielmo ritornano travestiti da albanesi, con l’intento di corteggiare ciascuno la fidanzata dell’altro.
Nel secondo atto, le sorelle, seppur riluttanti, iniziano a cedere, convincendosi che un po’ di divertimento innocente non può nuocere.
La situazione raggiunge il culmine quando Fiordiligi, in preda ai sensi di colpa, decide di travestirsi da uomo e raggiungere il promesso sposo al fronte. Tuttavia, viene fermata da Ferrando, che, ancora sotto le spoglie di albanese, le dichiara il suo amore, complicando ulteriormente i sentimenti e le lealtà.
La commedia si conclude con un doppio matrimonio tra i personaggi sotto mentite spoglie. Don Alfonso rivela la sua lezione: la natura umana è incline all’inconstanza, e la saggezza sta nel prendere la vita con filosofia.