Un plauso a Domenico Colaianni, nel ruolo di “Gianni Schicchi” nel cast di Gianni Schicchi, Opera comica in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano in programma il 5/6 giugno al Teatro Orfeo
Il prossimo 5 e 6 Giugno 2023 andrà in scena Gianni Schicchi al Taranto Opera Festival. Si tratta di un’opera comica in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano basato su un episodio del Canto XXX dell’Inferno di Dante (vv. 22-48).
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Ad interpretare il ruolo di Gianni Schicchi c’è il baritono Domenico Colaianni.
Ecco una sua breve biografia: “Compie gli studi musicali diplomandosi in canto con il massimo dei voti sotto la guida di A.M. Balboni, presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, sua città natale. Nel 1989 vince il concorso AS.LI.CO. e frequenta i corsi di preparazione curati da Magda Olivero, Graziella Sciutti, Maria Luisa Cioni. Debutta con il ruolo di Mengotto in “la Cecchina, ossia la buona figliola” di Piccinni, e come Papageno nel “flauto magico” di Mozart.
Inizia una brillante carriera che lo porta a cantare nei più grandi teatri italiani ed esteri, sia come interprete di ruoli di repertorio che come protagonista di numerosi repechages di operisti del settecento e del primo ottocento.
Al Teatro alla Scala canta Benoît ne “la bohème” e Sagrestano in “Tosca”. Al Teatro Regio di Torino canta Shaunard ne “la Bohème”, Don Pasquale in “Don Pasquale”, Mr. Gobineau in “The medium” di G.Menotti, e ancora ne “le nozze di Figaro”, in “Candide” di Bernstein e in “Die Teufel von Loudon” di K. Penderecki.
Al Teatro di San Carlo di Napoli interpreta Bartolo nel “le Nozze di Figaro”, l’impresario ne “le convenienze e inconvenienze teatrali”, Corbolone ne “il marito disperato” di Cimarosa, Uberto ne “la serva padrona” Carl’Andrea ne “l’osteria di Marechiaro” di Paisiello, Don Trastullo di Jommelli, Enrico nel Campanello di Donizetti.
Al Teatro Comunale di Bologna canta Vito ne “la brocca rotta” di F. Testi in prima esecuzione assoluta. Si esibisce inoltre nelle farse Rossiniane: “la cambiale di matrimonio” (Slook), “l’occasione fa il ladro” (Parmenione), “il signor Bruschino” (Gaudenzio) e nel ruolo di Nevrastenico in “la notte di un nevrastenico” di Rota.
Al Teatro dell’ Opera di Roma canta in “prova d’orchestra” di G. Battistelli in prima esecuzione nazionale, oltre ad interpretare i ruoli di Sagrestano in “Tosca” e quelli di Il talpa e Simone in “Gianni Schicchi”. Per il Teatro La Fenice di Venezia canta nel dittico di Petrassi “morte dell’aria” e “il Cordovano”. Al Teatro Lirico di Cagliari canta in “la Bohème”, “Turandot” e “Capriccio”.
Al Teatro Massimo di Palermo è Happy ne “la fanciulla del west. Ripetutamente scritturato al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca canta e incide le seguenti opere: “amor vuol sofferenza” di Leo (Mosca), “l’americano” di Piccinni (Lisandro), “Armida immaginaria” di Cimarosa (Mastrogiorgio), “il fortunato inganno” di Donizetti (Lattanzio), “Robert le Diable” di Meyerbeer (Alberti), “la zingara” di Donizetti (Papaccione), “il duello di Paisiello” (Policronio), “Werther” di Massenet (il Podestà), “Napoli Milionaria” di Rota (MiezzePrevete), “Crispino e la comare” dei fratelli Ricci (Crispino), “Don Checco” di De Giosa (Don Checco). “La Grotta di Trofonio” (Don Gasperone) di G.Paisiello.
All’arena Sferisterio di Macerata canta nella “Francesca da Rimini” di Zandonai nel ruolo de il giullare e il sagrestano in “Tosca”. Al Teatro Verdi di Trieste è Popolani nell’operetta “Barbablù” di Offenbach.
Al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona canta ne “il Socrate immaginario” di Paisiello (Mastrantonio), ne “la Cenerentola” (Dandini) e ne “il barbiere di Siviglia” (Don Bartolo). Don Alfonso nel “Cosi fan tutte” di Mozart Al Teatro Regio di Parma canta ne “il Maestro di Cappella” di Cimarosa e al Teatro Sociale di Como è Don Pomponio ne “la Gazzetta” di Rossini, oltre ad interpretare il ruolo del titolo nel “Don Procopio” di Bizet e quello di Enrico ne “il campanello” di Donizetti.
Al Teatro Piccinni di Bari è Dulcamara ne “l’elisir d’amore” e Don Magnifico in “la Cenerentola”. Ha inaugurato la riapertura del Teatro Petruzzelli di Bari con Turandot (Ping) per poi essere invitato di nuovo come Borella ne “la muette de Portici” di Auber (produzione vincitrice del premio Abbiati), Nonancourt ne “il cappello di paglia di Firenze”, Les dialogues des carmélites Le Geolier Dulcamara ne “l’elisir d’amore”.
Più volte in tournée all’estero, al Teatro dell’Opera di Montecarlo è Don Prosdocimo ne “il Turco in Italia”, canta Olivo e Pasquale di Donizetti ,“Gianni Schicchi” a Tokyo e Osaka, oltre ad interpretare “il barbiere di Siviglia” di Paisiello in Australia. Con opere di Vivaldi, Salieri e Hasse canta a Praga e Budapest.
E’ titolare della cattedra di canto presso il Conservatorio “N.Piccinni” di Bari”.
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